“L’illusione della luce”
Palazzo Grassi – 13 aprile-31 dicembre 2014
Nell’intenzione della curatrice Caroline Bourgeois la mostra “L’illusione della luce” cerca di esplorare i valori fisici, estetici, simbolici, filosofici, politici legati a una delle realtà essenziali dell’esperienza umana, la luce, che sin dal Rinascimento (almeno) costituisce anche una dimensione fondamentale dell’arte.
Luce come chiarore, capace di trasformare l’invisibile in visibile. Luce abbagliante che, nel momento della sua massima intensità, annulla il senso della vista. Luce rivelatrice che ci conduce oltre ciò che vediamo…
Articolata tra questi estremi, le opere esposte di diciotto artisti dagli anni Sessanta a oggi, comporta la profonda ambivalenza della luce, la sua straordinaria ricchezza di significati e di valori.
Il visitatore è invitato a compiere un percorso di scoperta, addentrandosi nella moltitudine di sinonimi del verbo “illuminare”: accendere, analizzare, animare, brillare, chiarire, decifrare, demistificare, svelare, educare, delucidare, infiammare, arricchire, spiegare, istruire, informare, fiammeggiare, guidare, rischiarare, irradiare, mostrare, risplendere, scintillare, allietare, destare…
La mostra non ambisce naturalmente a dare una risposta esaustiva ai tanti interrogativi sollevati dagli artisti contemporanei sui significati e sui diversi ruoli della luce. Invita piuttosto il visitatore a inventare, in tutta libertà, un proprio percorso personale tra le polarità opposte del bianco e nero, del giorno e della notte, della realtà e dell’illusione, alla luce della propria intelligenza e della propria sensibilità